La favola del soldatino di piombo

La favola del soldatino di piombo: mentre la leggevo a mia figlia, una sera per farla addormentare, mi ha piacevolmente colpito. Non la conoscevo, forse non ho memoria della storia, o forse è stato un caso, alla fine ho immaginato che questa fosse la bella storia di un disabile, di una qualsiasi persona, una storia con un lieto fine; siccome nessun caso e mai per caso voglio raccontarla anche a te

La favola del soldatino di piombo

La favola del soldatino di piombo racconta la storia di un soldatino in grado di provare forti sentimenti perché aveva un grande cuore. La storia inizia con la celebre frase che introduce le più belle classiche fiabe che mi e, spero, ti hanno accompagnato durante l’infanzia…

…C’era una volta

Un bimbo aveva tanti giochi, tutti radunati nella sua stanzetta, con cui trascorreva tanto tempo; il suo gioco preferito era quello della battaglia con i soldatini di piombo, che schierava in due file, una contrapposta all’altra, come in un campo di battaglia, pronti per combattere.

Quando ricevette in dono la scatola piena di soldatini, il bimbo trovò dentro un soldatino a cui mancava una gamba per un difetto di fusione. Il soldatino, nonostante la menomazione, veniva sempre schierato nel campo di battaglia, non veniva mai risparmiato, anzi, il bambino lo spronava, lo incitava a combattere e ad essere il migliore del suo schieramento.

La sera, quando il bimbo dormiva, i giocattoli prendevano vita e parlavano tra loro; il soldatino di piombo incontrò una bella ballerina, anch’ella di metallo, con cui amava parlare e passare il tempo. I due diventarono amici e si trovavano spesso insieme a parlare. La grande simpatia che nacque, presto si trasformò in amore, amore che piano piano cresceva dentro il cuore del soldatino, che, purtroppo, non riusciva a dichiararsi alla bella ballerina.

Quando cominciano le peripezie della vita

Un giorno il bimbo prese il soldatino di piombo e lo posizionò sul davanzale della finestra della sua stanza, lo incaricò di fare da vedetta; purtroppo, arrivò un temporale, e una improvvisa forte raffica di vento spinse il soldatino giù dalla finestra.

Da quel momento cominciarono le peripezie, il povero soldatino dovette affrontare tante difficoltà: fu raccolto da un altro bambino che lo trovò a terra e se lo infilò in tasca; su un fiumiciattolo navigava una barchetta di carta, allora il bambino prese dalla tasca il soldatino e lo adagiò sulla barchetta, in fondo che se ne faceva di un soldatino senza una gamba? Pensò. La corrente era forte e trascinò la barchetta dentro le fogne, e lì il soldatino dovette resistere con coraggio alle turbolenze delle acque.

La barchetta ormai fradicia d’acqua riuscì a trasportare il soldatino fino allo sbocco delle fogne in mare, dove cominciò una lenta discesa, giù verso la profondità; oramai il soldatino era destinato all’abisso, una volta raggiunto il fondo del mare avrebbe vissuto la sua vita da solo, senza la sua ballerina, la bella ballerina che non saprà mai quanto la amava, perché non aveva mai avuto il coraggio di dirle che si era profondamente innamorato di lei.

C’è sempre un momento di svolta

Ad un tratto, prima di raggiungere il fondale, il destino riserbò una sorpresa: un grosso pesce con un sol boccone ingoiò il soldatino prima di rimanere intrappolato nella rete, gettata da un pescatore. Il pesce, che conservava il soldatino nel buio stomaco, finì al mercato; lì fu scelto da una signora che lo portò a casa.

La signora mentre puliva il pesce, trovò dentro lo stomaco il soldatino di piombo, lo riconobbe subito, era il soldatino del figlio; quando il bambino riebbe il suo soldatino preferito fu molto contento e per tenerlo al  sicuro lo ripose sopra la mensola del camino, vicino alla bella ballerina. Finalmente insieme, di nuovo, sperando che questa fosse la volta buona e che nessuno più possa dividerli.

Un obiettivo da raggiungere

Ma il destino di nuovo intervenne: un soffio di vento, questa volta, fece cadere la bella ballerina giù, dentro il camino acceso; il forte calore può fondere il piombo. Il soldatino disperato non voleva perdere di nuovo la sua ballerina, voleva stare insieme a lei, l’obiettivo della sua vita; cosa fare per salvarla?

Anche se gli mancava una gamba, di sicuro non gli mancava il coraggio e allora cominciò a dondolarsi fino a quando cadde anche lui nel camino, vicino alla ballerina. Erano vicini come non sono mai stati ed il calore fece fondere le basi delle due statuine in un’unica base a forma di cuore. Messi in salvo dal bambino che giunse tempestivamente, il soldatino non si separò più dalla sua amata e desiderata ballerina, per sempre.

la mia morale della favola del soldatino di piombo

Come ti ho detto prima, ho immaginato il soldatino di piombo un disabile, una persona che ha subito un trauma, un intervento chirurgico, un incidente, che non gli impedisce di essere uguale agli altri, combattere come gli altri, in questa vita, dimostrando più coraggio e forza di volontà. Il bambino, che lo riceve in dono, è una persona, un familiare, un amico, che non butta via il soldatino, non lo mette da parte, non è compassionevole, no anzi, lo considera importante, lo sprona a combattere, lo incoraggia ad affrontare la battaglia della vita, in prima linea con tenacia e determinazione.

La favola del soldatino di piombo, può essere la tua favola, la mia favola, la favola di chi lotta nella vita per raggiungere un obiettivo, e quello del soldatino era stare insieme alla sua bella e amata ballerina. Nessun caso è mai per caso, se anche tu sei determinato, puoi arrivare a meta, focalizza lo scopo della tua vita; del resto se il soldatino ha ritrovato la ballerina non è stato un caso, ha raggiunto il suo obiettivo di vita.

Ti Auguro il meglio,

Luigi

ps: se ti è piaciuta questa favola, oltre a raccontarla a tuo figlio/figlia prima di andare a letto, condividila sui tuoi social preferiti.

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