Massaggio terapeutico: quali effetti biologici ti procurano beneficio?

Massaggio terapeutico: questo articolo vuole mettere in evidenza gli effetti benefici che produce sull’organismo, se eseguito da mani esperte, secondo una corretta indicazione

Non farò riferimento alle tecniche di massaggio per evitare di indurti a creare dualismi e contrapposizioni tra le varie tecniche considerando una migliore dell’altra. Non mi interessa la tecnica, mi interessano gli effetti biologici del massaggio, qualsiasi massaggio.

Massggio terapeutico: la tecnica più diffusa e utilizzata

Il massaggio terapeutico, in quanto tecnica utilizzata come cura e riabilitazione, penso sia la più antica e la più nobile. Non conosco le origini del massaggio, ma è sicuramente, tra le terapie fisiche, la più diffusa e utilizzata; in molti paesi dell’oriente esistono scuole per insegnare questa tecnica terapeutica e per rendere speciale il contatto tra terapeuta e paziente.

Pensa, un uomo utilizzando le proprie mani può curare determinati disturbi dolorosi, può sentirti, ascoltarti. Soltanto appoggiando le mani sul tuo corpo, sulla tua cute.

La cute ha una vasta area, riccamente innervata

Il massaggio, come ben sai, si esegue sulla cute; la cute ha una estensione vastissima, è riccamente innervata e rappresenta infatti da un lato una barriera che ti protegge dagli insulti che provengono dall’esterno, nello stesso momento rappresenta un filtro, un mezzo di comunicazione tra il mondo che esiste fuori ed il mondo interno, il tuo mondo interno.

Sulla cute puoi notare i segni del tempo che trascorre, trovi nevi, rughe, cicatrici, la cute diventa rossa, pallida. Pensa a quante volte per vergogna, per imbarazzo sei ”diventato rosso”, la cute delle tue guance ha comunicato il tuo stato d’animo; o quando ti hanno chiesto: “sei pallido, stai male, cosa ti senti?” La cute comunica, fornisce tante informazioni, infatti in medicina una delle prime nozioni che ti insegnano è osservarla: ispezione esterna.

Massaggio terapeutico: quali effetti biologici produce?

Dicevo, la cute è riccamente innervata e attraverso gli innumerevoli recettori presenti, il sistema nervoso riceve tantissime informazioni, che vengono processate a livello sia centrale che periferico: cerebrale, mentale, psicologico e su specifici organi. Il massaggio terapeutico, quindi, produce sicuramente effetti locali, effetti a distanza dal punto di massaggio, effetti sistemici e psicologici.

Effetti locali

  • Effetto antalgico
    In maniera istintiva ti è capitato sicuramente di aver urtato una parte del corpo e di aver strofinato insistentemente sulla parte per togliere il dolore. Bene quello che fai istintivamente quando ti fai male è un massaggio terapeutico con effetto analgesico; gli animali fanno la stessa cosa leccandosi la zona del corpo che duole. Sfregando la mano determini un aumento dell’afflusso di sangue favorendo la risposta locale antinfiammatoria, antidolorifica; sfregando stimoli dei recettori nervosi che modulano, in senso inibitorio, i segnali di dolore, svolgendo così azione analgesica (teoria del gate-control). Particolari cerotti svolgono azione antalgica stimolando meccanicamente la zona cutanea attraverso la formazione di grinze, proprio come un massaggio continuo.
  • Effetto circolatorio
    I benefici locali sono determinati sia per azione meccanica sui vasi venosi e linfatici favorendo la pervietà capillare, sia grazie all’aumento di temperatura della parte grazie all’azione termogenica del massaggio, determinando vasodilatazione.
  • Effetto muscolare
    L’effetto decontratturante del massaggio è svolto sia dall’azione meccanica delle mani, delle dita del terapista che agiscono in modo selettivo sulla parte del muscolo o sull’intero gruppo muscolare coinvolto dalla contrattura; sia dalla vasodilatazione che si crea localmente e permette un maggior flusso di sangue in entrata al muscolo portando ossigeno e in uscita rimuovendo le scorie del metabolismo muscolare.

Effetti a distanza

Ti ho già detto che la superficie cutanea è vastissima e che all’interno troviamo una miriade di recettori nervosi collegati a varie parti del corpo.

E’ stato dimostrato che su varie parti cutanee si possono trovare le rappresentazioni di ben precisi organi interni. Conoscere la mappa cutanea degli organi interni può essere molto utile per fare diagnosi e anche per agire in senso terapeutico. Infatti se il terapeuta puo’ provocarti dolore in una precisa parte del corpo, mediante “pinzamento” o pressione di ben precisi punti cutanei, può ricevere informazioni sullo “stato di salute” dell’organo interno che trova la rappresentazione in quella precisa zona del corpo; viceversa stimolando la cute in punti ben precisi del tuo corpo, il terapeuta puo’ svolgere azione terapeutica a distanza nell’organo interno, sfruttando dei meccanismi riflessi (riflessoterapia).

Effetti sistemico e psicologico

La stimolazione meccanica continua della cute, di vaste aree, produce effetti sistemici, in tutto il corpo. Vengono liberati mediatori chimici, la corteccia cerebrale inizia a sviluppare delle rappresentazioni che inducono un senso di rilassamento, di benessere che investe tutto il corpo; la sensazione di tranquillità che hai dopo un massaggio è determinata proprio dalla attivazione di circuiti corticali e da endorfine con notevole effetto positivo sulla psiche. Ecco un’altra soluzione per combattere gli effetti negativi dello stress: oltre a praticare esercizio fisico, concediti un bel massaggio.

Avvertenze e controindicazioni al massaggio

Prima di tutto consultati con il tuo medico di fiducia, il massaggio terapeutico deve essere prescritto sulla base di una problematica specifica, di una diagnosi precisa. Inoltre attraverso il consulto col tuo medico è possibile valutare se esistono delle controindicazioni al massaggio. Ad esempio il massaggio non è indicato:

  • Nei soggetti che assumono farmaci anticoagulanti e antiaggreganti, potrebbe formare ematomi, ecchimosi.
  • Su cute abrasa, con lesioni di vario tipo, con manifestazioni allergiche o infezioni locali.
  • Su zone di infiammazione cutanea e articolare soprattutto in acuto.
  • In patologie vascolari locali: venose (flebiti e tromboflebiti), insufficienza arteriosa.
  • In zone dove si sospetta o dove è presente una lesione tumorale.

Io credo tanto nella azione terapeutica delle mani sul corpo attraverso il massaggio. All’interno di un protocollo per il recupero riabilitativo da problema di spalla, colonna vertebrale, anca, ginocchio, gomito ecc…, il massaggio è molto utile. Ad esempio per svolgere azione decontratturante prima di una mobilizzazione articolare, oppure al termine della seduta di fisioterapia.

Concediti un massaggio, se non hai nessuna specifica controindicazione, oppure chiedilo alla persona che ami di fartelo, soprattutto se ti senti stanco, pieno di stress, con l’umore sotto i piedi. Non farti travolgere dai ritmi imposti da questo tempo, da questa società, dedicati a te stesso, al tuo benessere, al benessere della tua famiglia, del tuo partner, dei figli. 

Forse un massaggio può essere il mezzo giusto per rendere e mantenere speciale il rapporto con le persone a cui tieni di più, che ne pensi?

Ti Auguro il meglio,

Luigi

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